Emmanuelle Pacini
Emmanuelle Pacini – Design da vivere e indossare
Emmanuelle Pacini, scultrice, dopo la sperimentazione di varie tecniche, inizia a creare sculture in ceramica Raku, tecnica affine al suo pensiero di interiorità e legame con gli elementi terreni quali terra, fuoco, aria e acqua, e l'abbandono del corpo col suo sgretolamento.
Da qui nasce l'idea di utilizzare la tecnica anche per creare oggetti artistici, gioielli e, unendola all'utilizzo della luce, creare lampade che ricordano pianeti.
La ceramica Raku è un antica tecnica giapponese legata alla filosofia Zen. Con la diffusione del metodo nel mondo occidentale la tecnica ha subito profonde trasformazioni, superando il legame che aveva in origine con la cerimonia da the. A differenza della nostra ceramica i pezzi vengono estratti dal forno ancora incandescenti e inseriti in recipienti contenenti materiali infiammabili come foglie, paglia, segatura, che bruciano a contatto col pezzo. Il repentino raffreddamento della superficie provoca la comparsa di screpolature dello smalto. La combustione viene subito soffocata dal ceramista immergendo il pezzo in acqua o facendolo raffreddare all’aria; il fumo che si crea penetra all’interno delle crepe, affumicando le parti prive di smalto. Questo processo determina, in combinazione con gli ossidi dello smalto, particolari effetti e sfumature, spesso unici e casuali. Il risultato finale non sarà mai ripetibile.
L’ideogramma “Raku” significa “gioia, soddisfazione, liberazione”. Ogni pezzo ha una sua storia e porta con sé l’emozione di chi lo crea, unica e irripetibile.
BIO - Nata a Neuchatel (CH) nel 1978, coltiva fin da piccola la passione per la scultura. Diplomata nel 1998 al liceo artistico Santa Marta di Milano, dopo un anno di Accademia di Belle Arti a Brera, si trasferisce a Bologna dove continua i corsi di scultura, diplomandosi nel 2001. Attratta dalla materia, in accademia inizia a sperimentare diverse tecniche e materiali: terra gesso, cartapesta, resine, ferro, materiali sintetici. Tornata a Milano nel 2002 inizia a lavorare come assistente di noti scultori, tra i quali KRIS RUSH. Grazie a Rush entra in contatto con la ceramica Raku e inizia una ricca produzione di oggetti artistici di arredamento d’interni.
Il corpo umano si è trasformato in un elemento integrante con la terra e le proprie radici. Il ritorno alla madre natura come aspetto della donna/uomo contemporaneo è senza dubbio una richiesta, un sentimento di appartenenza a quello che la realtà “denaturalizzata” di oggigiorno offre.
La scultrice attraverso i suoi stati d’animo ritorna “all’ essenziale”; le sue creazioni inducono a pensare al profondo rapporto stabilito dal punto di vista dell’artista con la natura e la società.
La vita interiore si scolpisce nelle figure nude attraverso segni personali e crepe proprie della ceramica RaKu. Gli elementi naturali interagiscono con l’artista durante la realizzazione dell’opera; terra, fuoco, acqua e vento che ne determinano la superficie e rafforzano il collegamento con la natura.
Nata in Svizzera nel 1978 studia scultura alla Accademia di Belle Arti di Brera e Bologna e si diploma nel 2002. Torna a Milano nel 2003 e lavorando come assistente di scultori entra in contatto con la tecnica della ceramica Raku.
Alejandro de Luna
Critico d’Arte
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